Un locale a partire dal nome, in dialetto romagnolo, caratterizzato soprattutto dal menù della tradizione e nell’impostazione rustica, conviviale, e allegra.
Nasce nel 2001 sotto il nome ‘Chi Burdlaz’ come vera e propria dichiarazione d’amore per la Romagna; nel 2018 si sposta sotto il nome di Ristorante Sburoun nel cuore di Marina Centro di Rimini, di fronte alla Fontana dei quattro cavalli.
Un locale a partire dal nome, in dialetto romagnolo, caratterizzato soprattutto dal menù della tradizione e nell’impostazione rustica, conviviale, e allegra.
Un ristorante come la terra di Romagna in cui non ci si può annoiare perché gli stimoli di tutti e cinque i sensi sono sempre intensi e preziosi.
Le premesse ci sono tutte con la mitica “sfoglina”, che a vista mostra la propria tradizionale sapienza nel piegare cappelletti e nel tirare la pasta, e con un arredo speciale, in cui gli innumerevoli oggetti che decorano il soffitto, il bancone e le pareti parlano della terra di Romagna di un orgoglio passato.
Claudio Paesani, figlio di un antiquario cresciuto tra i selezionati pezzi del papà, ha voluto personalizzare il suo luogo di lavoro con un tocco di vita vissuta.
Ecco quindi spuntare qua e là vecchi grammofoni e pentolame in alluminio, giocattoli di latta e attrezzi contadini di un tempo cosi come vecchie biciclette rocambolescamente appese al soffitto del locale.
Ma il capolavoro lo troviamo nel menu, in cui si sente forte una tradizione che viene da lontano, con piatti di pasta fresca, tagliolini, linguine, strozzapreti, cappelletti, lasagne e via dicendo.
E poi, i secondi, in particolare quelli di carne selezionata proveniente dall’entroterra, e i contorni di verdura fresca stagionale.
Tutto ciò incontra perfettamente il gradimento di una clientela straniera alla quale comunque viene offerta anche la possibilità di scegliere piatti internazionali, magari rivisitati e nel rispetto delle tendenze più attuali, menù vegani e pizze bio, integrali e di kamut.
L’attenzione per le nuove richieste della clientela è davvero uno dei punti fermi del Ristorante Sburoun (ex. Chi Burdlaz).
Non è da meno la maniacale ricerca per la proposta scenografica, in grado di colpire anche la vista oltre al gusto, infatti è molto apprezzato lo show-cooking ripreso da 6 telecamere in tempo reale, e proiettato sui monitor del locale, grazie al quale ogni ospite può osservare la preparazione del proprio piatto.
La cucina, come la Romagna, Claudio Paesani ce l’ha nel sangue, appresa fin da bambino; nipote di ristoratori, ha vissuto nella cucina del loro albergo, seguendo la nonna alle prese con i fornelli, e successivamente nella pizzeria dei genitori; ma la sua è una formazione completa che gli viene dall’esperienza come maitre di sala all’Holiday Inn di Rimini e dalla gestione in società di alberghi, ristoranti e locali, come, negli anni ’90, il Cuba Libre, il Betty Page e il Coconuts, quest’ultimi aperti con i fratelli Lucio e Fabio, con lui anche Chi Sburoun.
Ci dispiace, ma nessuna offerta è disponibile ora! :(