La Dieta Mediterranea è molto più di un semplice regime alimentare, in quanto si tratta di un vero e proprio stile di vita che trae ispirazioni alle regole e alle abitudini dei popoli del Mediterraneo. Essa è basata su diversi principi, quali la condivisione del cibo, il senso di ospitalità e vicinato, la creatività e il pieno rispetto del territorio e della sue diversità.
Con questa espressione, dunque, ci si riferisce a una particolare tipologia di alimentazione tipica dei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, come l’Italia, la Croazia, la Spagna, il Portogallo, il Marocco e la Grecia. Questi ultimi, infatti, dal punto di vista culinario, presentano caratteristiche piuttosto simili tra loro.
La Dieta Mediterranea viene studiata da scienziati provenienti da tutto il mondo fin dagli anni ’50. Diversi studi e ricerche hanno dimostrato che presenta numerosi benefici per la salute e ancora oggi, è tra i modelli alimentari che, se associati a uno stile di vita sano, risulta influire positivamente sulla saluta.
Nel 2010 è entrata a far parte del patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco.
Un po’ di storia
L’origine della Dieta Mediterranea ebbe inizio intorno agli anni ’50, quando il ricercatore Ancel Keys, in seguito a suoi studi, scoprì che il tasso delle malattie cardiache nelle zone mediterranee, era molto più basso.
Il ricercatore sbarcò a Salerno nel 1945 e proprio in questa zona, più precisamente a Battipaglia, dove ebbe modo di notare, grazie ai sui studi sull’alimentazione durante la sua permanenza in Cilento, quanto le malattie cardiovascolari fossero più limitate rispetto agli Stati Uniti.
L’Italia risultò essere un prototipo dello stile di vita mediterraneo, grazie alla sua dieta apparentemente salutare a base di cereali, pasta, legumi, ortaggi, frutta, olio di oliva, pane e vino. Inoltre, al contrario degli altri paesi, vantava una grande varietà gastronomica.
Tuttavia, non era omogenea: al sud si consumavano più ortaggi, frutta, cereali e verdure e meno carne, patate, latticini e uova; al nord, invece, venivano consumati una grande varietà di prodotti animali, burro e margarina. Pertanto, vi erano delle differenze nelle statistiche di mortalità regionali.
Le caratteristiche della Dieta Mediterranea
La Dieta Mediterranea si contraddistingue per una serie di alimenti che vanno consumati in maniera quotidiana in proporzioni ben definite. L’obiettivo di questo regime alimentare è quello di ottenere una dieta bilanciata con tutti i micronutrienti, distribuiti nel seguente modo: 60% di carboidrati, 25-30% di proteine, 10-15% di grassi.
Ogni giorno devono essere consumati 3 porzioni di cereali non raffinati, come pasta, riso, pane, farro e avena; 3 porzioni di frutta e 6 porzioni di verdure. Quotidianamente possono essere consumati latte e yogurt, ma altri tipi di formaggi andrebbero consumati circa due volte a settimana.
Per quanto concerne le proteine, invece, sono da preferire quelle vegetali, come quelle presenti nei legumi, a quelle animali. Il consumo di carne è limitato a una o due volte a settimana, con preferenza di quella bianca; mentre il pesce è consigliato consumarlo 3 o 4 volte.
Infine, i grassi possono essere consumati 3 volte al giorno, ma sono da preferire quelli contenenti acidi grassi monoinsaturi come l’olio d’oliva.