Tra i dettami che la nostrana dieta mediterranea rigidamente impone vi è senza ombra di dubbio alcuna il consumo di frutta e verdura di stagione. Se è vero che ad ogni mensilità corrispondono determinati alimenti, è altrettanto vero che ottobre, malgrado rimandi all’anno successivo tutta la succulenza di materie prime come pomodori e zucchine, ne accoglie altre altrettanto pregevoli.
Ottobre segna infatti l’inizio simbolico di una stagione autunnale le cui cromaticità vanno inevitabilmente a riflettersi su alimenti che ne calcheranno i sentori. Dalle cime di rapa, protagoniste immancabili nelle regioni meridionali, ai funghi, capaci di conferire quel tocco di ricercatezza in più a qualsiasi pietanza, vasta e variegata è quindi la gamma di cibarie che nel mese di ottobre possono essere gustare nella loro espressione massima, con un occhio verso un benessere che non è mai particolare di secondaria importanza.
Le verdure
Ad aprire la gustosa carrellata non può che esserci colei che all’unanimità rappresenta la regina incontrastata delle verdure autunnali: la zucca. Si tratta di un alimento che, oltre che prestarsi alla perfezione sia per piatti dolci che per preparazioni salate, presenta una percentuale molto bassa di grassi. L’olio che può essere ricavato per mezzo della lavorazione dei suoi semi è in grado di abbattere i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, giocando un ruolo di primo piano nella prevenzione delle malattie di tipo cardiovascolare. Una ricetta d’ottobre che si rispetti non può inoltre prescindere da funghi che, essendo poveri di calorie, possono essere consumati anche da chi segue regimi nutrizionali particolarmente restrittivi.
Senza poi contare il radicchio, perfetto per conferire colore a risotti o primi piatti in generale. In ultimo, non in ordine di importanza tuttavia, vi sono gli spinaci, le cui vitamine rallentano il processo ossidativo delle cellule, contrastando inoltre la comparsa dei tanto temuti radicali liberi, indiziati principali di numerose patologie anche gravi.
La frutta
Per quello che invece interessa la frutta, ciò che rende soave l’incedere del mese di ottobre è l’arrivo della castagne. Oltre al frutto, anche le foglie sono particolarmente apprezzate, soprattutto nell’ambito della medicina popolare. L’infuso ottenuto tramite la bollitura prolungata di queste pare sortisca effetti benefici nel trattamento di affezioni attinenti le vie respiratorie, tra cui asma e bronchite.
Altro frutto scaturente dall’avvolgente ed accogliente atmosfera d’ottobre è il caco. Il suo considerevole tasso di fibre lo tramuta in un valido alleato contro la stitichezza. Gli zuccheri semplici che esso contiene, istantaneamente assimilati dall’organismo, donano un apporto energetico notevole, rendendone tuttavia sconsigliata l’assunzione da parte di chi è effetto da diabete.
A tornare all’interno del contenitore dedicato alla frutta è infine il melograno, il cui carattere predominante è dato da un giusto ed equilibrato connubio tra dolce ed acidulo.
Le ricette
La cucina romagnola, nel suo sconfinato bagaglio di maestria che ne disegna i connotati, non manca di offrire ricette in linea con le materie prime ottobrine. Alcuni esempi possono essere:
– l’anatra alla romagnola. Dopo aver tagliato l’anatra in pezzi, andrà composto un trito di sedano, carote e cipolle, da far rosolare successivamente in una casseruola capiente. Contemporaneamente, è possibile procedere alla lavorazione dei funghi, riducendoli in cubetti non troppo piccoli. Questi ultimi, insieme al trito, andranno fatti imbiondire prima di immettere l’anatra, del brodo di pollo, e qualche pomodoro maturo che darò ancor più colore al tutto;
– i “capaltaz” (tortelli di castagne). Una sfoglia fine, composta da uova e farina, accoglierà un corposo ripieno composto da castagne, noci tritate, mostarda, cacao zuccherato, rum e zucchero a velo. A cottura ultimata, questi tortelli di castagne andranno semplicemente conditi con una manciata generosa di pepe macinato ed un giro d’olio extravergine d’oliva.