Seguire la stagionalità degli alimenti consente di farne un consumo consapevole rispettando l’ambiente e i cicli naturali. Come per frutta e verdura, anche il pesce ha una stagionalità legata al suo ciclo biologico.
Alcune specie, infatti, devono avere la possibilità di migrare e riprodursi secondo natura. Andando contro questi ritmi, si rischia di limitarne la riproduzione e, di conseguenza, anche la disponibilità.
Scegliendo il pesce di stagione significa anche non ritrovarsi nel piatto un prodotto che ha fatto migliaia di chilometri via terra per arrivare al mercato. Un pesce di stagione arriva direttamente dal peschereccio al banco della pescheria. Un consumo consapevole tutela il gusto e la salubrità del pesce. Vediamo, ora il pesce di stagione a febbraio.
Pesce di febbraio: cosa scegliere in pescheria
Il pesce di stagione a febbraio include numerose specie che possono equilibrare benissimo la dieta. Non è consigliato indirizzare la scelta verso prodotti che non rientrano nella stagionalità. Ecco la lista:
- Alici
- Cefali
- Calamari
- Canocchie
- Cernia
- Lampughe
- Mormore
- Naselli
- Palamita
- Pesce San Pietro
- Rana pescatrice
- Sardine
- Scorfano
- Vongole
Approfondiamo, ora le caratteristiche dei pesci stagionali di febbraio più diffusi, il loro valore nutrizionale e l’impiego in cucina.
Alici
Le alici o acciughe sono una specie diffusa nell’oceano Atlantico, dalla Norvegia al Sud-Africa. Esse rappresentano il tipico pescato del mar Mediterraneo a qualunque profondità. Si avvicinano alle coste verso maggio-giugno per riprodursi. Sono ricche di Omega-3, proteine, vitamine B ed E. Importante è il loro contenuto di minerali come calcio, fosforo, ferro e potassio. Il loro impiego in cucina è molto versatile. Questa specie ittica può essere consumata in moltissimi modi in grado di soddisfare i gusti di ognuno.
Sardina
La sardina, spesso, viene confusa con l’acciuga. In realtà, anche se predilige lo stesso habitat ha un aspetto ben differente. Ha un corpo affusolato, più alto e compresso lateralmente rispetto all’acciuga. Inoltre, presenta una serie di scaglie rigide e appuntite. La sardina è un pesce economico ma riserva, comunque, un valore nutrizionale abbastanza alto. Gli Omega-3 contrastano gli alti livelli di colesterolo “cattivo” a favore di quello “buono”. Il suo consumo ha effetti positivi sul sistema cardio-circolatorio e il contenuto di B12 favorisce la pulizia delle arterie. La vitamina D contenuta nelle sardine apporta benefici anche alle ossa.
Calamaro
Il calamaro è una specie molto diffusa. La sua pesca si pratica dal Mar del Nord al Mediterraneo. Esso è un cefalopode con cervello, bocca e tentacoli ancorati ad un corpo a sacca in cui è presente una conchiglia che protegge gli organi interni. Il suo valore nutrizionale è abbastanza importante. Il mollusco contiene minerali importanti sono sodio, fosforo, potassio e calcio. In cucina, può essere preparato in moltissimi modi, ripieno, arrosto, fritto e nelle zuppe.
Vongole
La vongola è un mollusco bivalve molto diffuso sui fondali sabbiosi. Il suo contenuto nutrizionale è abbastanza importante in quanto sono presenti minerali, vitamine A, B, C e proteine. Esse sono l’ingrediente principe per la preparazione dei famosi “Spaghetti alle vongole“, piatto presente nella cucina regionale costiera. Il consiglio è lasciarle spurgare bene prima della cottura. L’eventuale presenza di sabbia all’interno potrebbe rovinare il piatto.
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