Nella stagione estiva abbiamo a disposizione un tripudio di profumi e sapori per le nostre ricette e qui, in terra di Romagna, dove l’allegria del luogo si riflette anche nel cibo, gli ingredienti di stagione contribuiscono a regalare grandi soddisfazioni in termini di gusto.
La tradizione è sempre protagonista con le origini contadine che vengono orgogliosamente e fortemente rievocate nei piatti tipici del luogo, il cui sapore intenso è anche dovuto alla scelta di ingredienti di qualità e rigorosamente stagionali.
La cucina romagnola, complice il territorio, spazia con fantasia e creatività dai piatti di carne a quelli di pesce, ma la regina incontrastata sulle tavole emiliane è la pasta fresca, che qui non viene definita “pasta” ma minestra, se in brodo, o minestra asciutta se è condita con il sugo.
Per l’estate ci sono ricette a base di verdure meravigliose, che diventano protagoniste dei piatti, sia esaltandone il sapore, sia regalando colori vivaci e allegri.
I cappelletti non hanno bisogno di presentazioni, da un luogo all’altro della regione si differenziano per il ripieno, che può essere di solo formaggio, di carne e formaggio o di sola carne. Anche la forma può variare ma in ogni caso, per una sorta di campanilismo, vi sentirete dire che quelli che state gustando sono i “veri” cappelletti.
Una proposta culinaria semplice, buonissima ed anche bella da vedere è la ricetta dei Cappelletti alla burrata su crema di barbabietole, una versione fresca e leggera della tradizionale pasta fatta in casa, molto adatta alla stagione estiva.
Quando invece si parla di melanzane, viene subito in mente la buonissima parmigiana, presente in tante versioni nei menù del sud d’Italia, ma anche in Romagna ci sono delle ricette che utilizzano questo ortaggio versatile e gustoso: i Crescioni romagnoli, parenti stretti della Piadina, sono tasche di impasto da farcire a seconda dei gusti, ma con la differenza che vengono ben richiusi lateralmente prima di essere cotti ed una variante che segue la stagionalità, è quella del Crescione ripieno di melanzane, pomodori secchi e formaggio, una vera esplosione di sapori.
Le zucchine sono le principesse degli ortaggi, con il bel fiore commestibile che sembra una corona, si possono preparare in molti modi e sono ricche di vitamine, sali minerali e aminoacidi ed inoltre sono poco caloriche, ma molto gustose.
Possiamo inserirle nel nostro menù estivo sotto forma di crema sulla quale accomodare gli Gnudi, un tipico piatto romagnolo in cui è presente solo il ripieno dei ravioli e cioè l’impasto di ricotta, uovo e parmigiano ma senza la pasta intorno, dunque un piatto senza carboidrati da poter consumare senza alcun senso di colpa verso la nostra linea.
Se c’è un profumo che rimanda subito alle cene e ai pranzi estivi, dove si erge a protagonista invadendo piacevolmente con il suo aroma sia i primi che i secondi piatti, questo è il basilico, l’erba aromatica che, più di ogni altra, richiama la bella stagione. Gli Strozzapreti, la pasta fatta di acqua, sale e farina tipica della Romagna, serviti con un sugo di pomodori freschi e tanto basilico, rappresentano la ricetta più semplice e veloce, ma se invece volete una variante estiva con gli ingredienti dell’orto, preparateli con un soffritto di zucchine e pomodorini, a cui aggiungerete i gamberetti e alla fine un bel ciuffo abbondante di basilico.
Un vero trionfo di verdure dell’orto è il Fricò, il cui nome deriva dal verbo latino che significa soffriggere e la ricetta, saporita, golosa, che concede largo spazio alla scarpetta finale, prevede peperoni, cipolle, melanzane, zucchine e tutte le verdure di stagione che volete aggiungere, ben rosolate in padella: è una vera delizia e potete mangiarlo da solo come piatto unico, per condire la pasta oppure adagiato sulla piadina insieme allo Squacquerone, tipico formaggio romagnolo.
Il pesce dell’Adriatico si sposa benissimo con le verdure estive ed il classico binomio delle seppie con i piselli, in questo periodo dell’anno, è più buono che mai, con i pisellini appena raccolti, profumati e insaporiti dal sole.
Per quanto riguarda la parte più dolce, la protagonista della tavola emiliana sia come frutto a fine pasto sia come ingrediente per dolci, è la ciliegia di Vignola, un prodotto orto-fruttifero a Indicazione geografica protetta, per la quale le normative vigenti impongono, nella coltivazione, trattamenti antiparassitari leggeri e controllati.
La zona di coltura è il territorio tra le provincie di Modena e Bologna, famosa per questo frutto meraviglioso, la cui unica pecca, maturando durante il mese di Giugno, è quella di essere disponibile solo in questo breve periodo dell’anno.
Comunemente le conosciamo con il nome di Duroni, riconoscibili per i frutti piuttosto grandi, lucidi e con la polpa molto scura con cui possiamo preparare la Torta dorata ai Duroni, in cui questi frutti paradisiaci, sono protagoniste assolute.
Utilizzando il Durone Igp è anche possibile preparare in casa lo Cherry, il famoso liquore di ciliegie dal gusto dolce e dall’intenso colore rosso rubino: il sapore zuccherino sarà esaltato al massimo ed il profumo sarà ricco e deciso.